Gli anni della Catania criminale raccontati dal “Falco” Pino Vono nel libro “I Falchi nella Catania fuorilegge”

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Venerdì 7 giugno, alle ore 9.30 nella Sala delle Armi del Castello Ursino presentazione del libro di Pino VonoI FALCHI NELLA CATANIA FUORILEGGE”, pubblicato dalla Mare Nostrum Edizioni srl.

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Prendono parte all’incontro, presente l’Autore; Luigi Asero, Presidente Istituto per la Cultura Siciliana; Salvo Barbagallo, Direttore del quotidiano La Voce dell’Isola; Laura Distefano, Giornalista LiveSicilia Catania; Fabio Failla, Dirigente Generale della Polizia di Stato; Giuseppe Lipera, Avvocato Penalista.

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Chi erano e chi sono oggi i “Falchi”? 

Catania nell’immediato dopoguerra era stata definita la “Milano del Sud” per la grande capacità di ripresa economica che aveva dimostrato dopo le vicissitudini belliche. Negli anni Settanta e Ottanta il capoluogo etneo si era trasformato nella “Chicago del Sud”, come la definì un settimanale dell’epoca. Scippi e rapine alla media di trenta/quaranta al giorno, oltre venti omicidi all’anno consuntivo delle lotte fra bande criminali. Nel capoluogo insicurezza nella collettività, quasi un clima di terrore per i continui e sanguinosi conflitti a fuoco nei principali quartieri a rischio. Una situazione insostenibile alla quale pose un freno nel 1974 il questore Emanuele De Francesco creando una nuova sezione della Squadra Mobile, la Squadra Antirapina preposta esclusivamente alla repressione dei crimini di strada, e con lo specifico ruolo di pronto intervento e controllo del territorio. La Squadra venne denominata “I Falchi”, e nella città e nell’hinterland divennero ben presto noti per il loro deciso modo di agire, che non lasciava scampo ai malviventi.

Il modus operandi dei “Falchi” dette i suoi frutti e la speciale sezione della Squadra Mobile venne istituita anche in altre città, come Palermo, Napoli, Bari, Taranto, Cagliari, Roma, Milano e Foggia.

I “Falchi” indossavano abiti civili e si muovevano su veloci motociclette, dopo un rigoroso addestramento, facendo uso delle armi a seconda delle necessità che si presentavano. La sezione della Squadra Mobile operò fino al settembre del 2008 inquadrata in seno all’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico della Polizia di Stato e in seguito venne inquadrata nella sezione “Criminalità Diffusa”.

Gli anni della Catania rovente, della Catania che viveva sotto il ricatto della criminalità e della mafia vengono ora raccontati in prima persona da uno dei protagonisti di quelle stagioni di sangue, dal “Falco” Pino Vono, oggi Ispettore Superiore di PS in pensione, nel libro “I Falchi nella Catania fuorilegge”. Per quanti hanno vissuto quel travagliato periodo la narrazione di Pino Vono sarà un riportare alla memoria episodi dimenticati dei quali sconoscevano realtà drammatiche; per i giovani una “scoperta” che potrà far comprendere le trasformazioni sociali e criminali che Catania ha avuto nel corso dei decenni, sino ad oggi. Un modo efficace, magari per scoprire le radici del malessere che la città ha subito.

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